Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei componenti più importanti della pianta di cannabis. Negli ultimi anni, il CBD è diventato sempre più popolare in quanto non provoca alterazioni psicofisiche, e che al contrario può aiutare in maniera naturale il tuo organismo a funzionare meglio.
THC e CBD quali sono le differenze?
Entrambi sono estratti dalla Cannabis. Il THC è una sostanza dalle caratteristiche psicotrope, al contrario del CBD che, oltre a non essere psicotropo, è anche in grado di contrastare gli effetti indesiderati del THC. Un’ulteriore differenza consiste nella capacità del primo, il THC, di legarsi al recettore CB1, presente nel sistema nervoso centrale, al contrario del cannabidiolo che invece interagisce con il recettore CB2, presente in varie zone del corpo umano, in maniera particolare nel sistema immunitario. In particolare quando si parla di Marijuana ci si riferisce a l’infiorescenza contenente THC, non legale in Italia.
Il CBD viene estratto dalle infiorescenze della pianta di cannabis e viene venduto sotto forma di olio, capsule, gomme da masticare, creme ed altri prodotti. È importante notare che non tutti i prodotti di CBD sono uguali, e la qualità può variare considerevolmente. Prima di utilizzare il CBD, è importante cercare produttori affidabili e verificare che i loro prodotti siano stati testati in laboratorio per garantirne la purezza e la potenza.
Molte persone stanno cominciando infatti ad apprezzare l’olio di CBD e i suoi benefici, e differenti studi scientifici stanno portando avanti ricerche sugli effetti e sulle possibili applicazioni. L’interesse da parte della comunità scientifica per il potenziale terapeutico dell’olio di CBD cresce ogni giorno. Il perché è semplice: è già stato utilizzato in diversi studi scientifici, per il trattamento di numerose problematiche di salute ed è oggi riconosciuto tra gli elementi principali della cosiddetta “Cannabis Terapeutica“. Si ritiene che il CBD aumenti i livelli di endocannabinoidi naturali nel corpo, il che potrebbe contribuire a ridurre l’infiammazione, migliorare la qualità del sonno e alleviare il dolore.
Il CBD è generalmente considerato sicuro da usare, ma alcuni utenti hanno riportato effetti collaterali come sonnolenza, nausea e irritazione dello stomaco. Se si sta considerando l’utilizzo del CBD, è importante parlare con il proprio medico prima di iniziare a prenderlo, soprattutto se si stanno già assumendo farmaci prescritti.
Quanto CBD assumere?
Il quantitativo di CBD da assumere è molto soggettivo, dipende di base dalle singole esigenze, se usiamo il cannabidiolo in maniera terapeutica o meno e dal tipo di prodotto: olio, cristallo, capsule. Il metabolismo del CBD essendo implicato in molti processi fisiologici come modulatore di altri sistemi, non solo quello endocannabinoide, è molto personale. “Ascoltarsi” è la risposta giusta, partendo da poche gocce e cercare così la dose necessaria per le proprie esigenze individuali.
Nonostante il suo crescente utilizzo e il supporto della comunità scientifica, il CBD è ancora un argomento controverso a livello globale. La cannabis è ancora una sostanza controllata in molti paesi e, di conseguenza, la ricerca sul CBD è limitata. Tuttavia, molte nazioni stanno gradualmente rivedendo le loro leggi sulla cannabis e il CBD, e si prevede che la ricerca sulle sue proprietà medicinali aumenterà nei prossimi anni.